09_07_2012| MERCATO DEL LAVORO. A RIMINI NEL 2011 SU 10 ASSUNZIONI 9 SONO PRECARIE. SONO SOPRATTUTTO LE DONNE A FARNE LE SPESE

Lunedì, 09 Luglio 2012

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MERCATO DEL LAVORO. A RIMINI NEL 2011 SU 10 ASSUNZIONI 9 SONO PRECARIE. SONO SOPRATTUTTO LE DONNE A FARNE LE SPESE 


Nel 2011 la recessione ha avuto come conseguenza più evidente l’aumento delle difficoltà delle donne riminesi sul versante professionale. In molte hanno dovuto abbandonare il lavoro portando ad una riduzione del numero delle occupate e a un tasso di disoccupazione stabilmente a due cifre (nel rapporto sull’economia presentato in marzo la cifra in tabella per l’anno 2010 era 11 per cento).


“In un momento ormai strutturale di difficoltà occupazionale, le prime a farne le spese siano le donne. Anche in questo caso le difficoltà personali, in termini di identità personale e autonomia, si sommano a quelle sociali, ricadendo pesantemente sia sui servizi che sulle famiglie che, senza un secondo reddito, e l’aumento del costo della vita, rischiano di entrare in difficoltà. Non si tratta di difficoltà specifiche del territorio riminese che, anzi, grazie al turismo regge meglio di altri, ma di un quadro di crisi internazionale, al quale servono risposte politiche immediate da parte del Governo nazionale e della Comunità Europea”, sottolinea l’assessore provinciale Meris Soldati, guardando ad alcune anticipazioni in vista della presentazione ufficiale del rapporto provinciale del mercato del lavoro.


Per fare un esempio, sono state circa 13 mila le persone che durante il 2011 hanno reso la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro presso i Centri per l’impiego provinciali; un numero vicino a quello registrato nel 2010. La maggioranza di esse è composta da donne, ha un’età compresa tra i 25 ed i 44 anni e al suo interno cresce l’incidenza dei lavoratori stranieri.


Un mercato del lavoro, quello del 2011, che si presenta con dei dati talvolta contraddittori. Come per esempio quella che indica come ad aumentare siano le assunzioni, ma anche le cessazioni, determinando un quadro in cui il dato più significativo è l’aumento della precarietà. Prosegue, per esempio, la diffusione del lavoro flessibile nel sistema produttivo riminese, al cui interno 9 assunzioni su 10 avvengono con modalità diverse dal contratto dipendente a tempo indeterminato.


“L’aumento della precarizzazione del lavoro – sottolinea l’assessore provinciale Meris Soldati – con conseguenze pesanti non solo in termini personali (mancanza di prospettiva, crescita dell’insicurezza verso il futuro, difficoltà nel progettare percorsi di vita individuali e familiari) ma anche in termini produttivi (peggioramento della qualità complessiva dell’economia locale)”.


Settori. In difficoltà industria manifatturiera ed edilizia. Alberghi, ristoranti e pubblici esercizi si confermano il motore dell’economia locale.


Stranieri. Nelle assunzioni del 2011 cresce l’incidenza delle mansioni generiche, al cui interno si concentra la manodopera straniera, mentre quella italiana accede con maggiore frequenza ai profili più qualificati.


Età. Rispetto al 2010 si riduce il peso dei lavoratori tra i 25 e 34 anni, aumenta lievemente quello degli over 45, mentre sale in modo significativo il numero degli adolescenti fino ai 19 anni.